ARTIST PROFILE

Francesco Cardarelli

  • Italy (b. 1981 in Offida (ap))
  • Currently in Offida (AP), Italy.
Annunciazione

Annunciazione

  • 2016
  • video 40min , wooden plank, glass ampoule, water

  • Annunciazione 20frontale
  • Still 20video
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    Annunciazione | 2016

The work is the last act of an experience I had four years ago in Liguria. The winter of 2012 was very harsh, and when the temperature dropped well below zero, the pipes froze, making it impossible to use water for several days, during which the absence of water conditioned my very existence, and everything revolved around this deprivation. One day I le the house and brought back a block of ice and a stone: in the studio I filmed the decay of the ice which I had placed beside the rock, and I kept the water, decanting it into a bottle. The work by Filippo Lippi L’Annunciazione Martelli, 1440, took me back to that episode today. The transparent container, placed in an ambiguous close-up between the Angel and the Virgin, both container and memory of the conception, is the symbol which allowed for the connection with the water that I kept for years: the message of the Annunciation is stored in the ice which, on melting, becomes the medium of good news by nourishing the rock, giving it life. Like in the alchemical process Solve et Coagula (dissolve and solidify) in which condensation and dissolution alternate, giving rise to changing forms, in Annunciazione this continuum of matter-energy is water, which continually changes state. The meditative dimension transcends until we ourselves become a participatory part of the dissolution and solidification process. / L’opera è l’atto conclusivo di un’esperienza che ho vissuto alcuni anni fa nell’ entroterra ligure, quando condividevo con altri artisti lo spazio no profit SP333. L’inverno 2012 fu molto rigido e la temperatura scendendo sotto lo zero fece congelare le tubature rendendo impossibile l’utilizzo dell’acqua per più di 10 giorni. In quel periodo l’assenza dell’acqua ha condizionato la nostra esistenza e tutto ruotava attorno a quella necessità. Un giorno mi allontanai da casa e istintivamente raccolsi un blocco di ghiaccio e una pietra: in studio filmai la decomposizione del ghiaccio che avevo posto affianco alla roccia e conservai l’acqua, decantandola in una bottiglia. Questo materiale è rimasto fermo fino ad oggi quando, a distanza di anni l ’opera di Filippo Lippi “L’Annunciazione Martelli ”, databile al 1440, mi ha riportato a quell’episodio. Il vaso trasparente, posto in un ambiguo primo piano nell’opera di di F.Lippi, tra l’Angelo e la Vergine, è il simbolo che ha permesso la c onnessione con l’acqua che ho custodito per anni, contenitore e memoria del concepimento: il messaggio di annunciazione è custodito nel ghiaccio che scio- gliendosi in acqua si fa veicolo della buona novella nutrendo la roccia, dandole vita. Come nel processo alchemico “Solve et Coagula” (dissolvi e solidifica) dove condensazione e dissoluzione si alternano dando origine a forme cangianti, riconosciu- te e percepite sotto forma di differenti frequenze, in “Annunciazione” questo continuum di materia-energia è come l’acqua che cambia continuamente di stato. La dimensione meditativa trascende, finché non diventiamo noi stessi partecipi della dissoluzione e della solidificazione: il soggetto si fonde con l’oggetto, col processo e con l’osservatore.